Nel giugno-luglio 2008 i ragazzi dell’Oratorio Estivo hanno realizzato una interessante ricerca dal titolo “Riscopriamo il Gisieu”.
Riportiamo qui di seguito il testo introduttivo che ci spiega in breve la sua storia:
Da “Cenni storici”
La Cascina Malastalla ha una triste storia: essendo isolata nella campagna, fu usata come lazzaretto per ricoverare i malati delle epidemie di peste di Mesero, ma anche di Marcallo, data la sua posizione baricentrica rispetto i due paesi.
La peste di San Carlo del 1576 è passata alla storia come una delle più tragiche: la popolazione si ridusse drasticamente e la miseria era molto diffusa a causa di raccolti poco abbondanti e carestie frequenti.
I cittadini di Meserofurono risparmiati dall’epidemia di peste del 1630, narrata da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, e per riconoscenza il 26 luglio 1631 si decretò di far celebrare in perpetuo la “festa della Visitazione della Beata Vergine” in solennità per ringraziare la Madonna di aver risparmiato il paese dalla peste.
Alla Malastalla, in memoria dei morti delle varie epidemie, fu costruita una cappelletta, piccolo luogo di culto, ma molto significativo.
La documentazione sulla chiesetta è molto scarsa, ma la tradizione popolare ne ha tramandato oralmente la storia e anche la devozione verso il Gisieu”.
I ragazzi che hanno partecipato alla realizzazione di questa raccolta sono: Giulia, Gaia, Selene, Federica R., Greta, Tommaso O., Federica B., Raffaella, Alberto, Camilla, Chiara e Matteo M.
Si ringraziano: il prof.Valeriano Castiglioni, Don Giuseppe, la pittrice Rosy Pastori, il sindaco Riccardo Molla, i volontari incontrati al Gisieu, zie, nonne e tutte coloro che hanno rilasciato la loro testimonanza.
“Ad Anna e Fiorenzo, che tanto hanno voluto e tanto si adoperano per il mantenimento del nostro Gisieu, va un particolare grazie da tutta la comunità cristiana di Mesero“
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