Il militare obbligatorio ormai non esiste più. Un tempo però tutti i maschi, arrivati ai diciotto anni dovevano “scontrarsi” con la realtà della leva. C’era chi accettava di buon grado e chi, pur di non farlo, si inventava qualsiasi cosa. Per smorzare un po’ l’ansia della partenza era tradizione girare per le case del paese e chiedere un’ offerta, che sarebbe servita per brindare alla nuova esperienza.
Con gli anni la tradizione di girare per le case si è modificata e ha coinvolto anche le ragazze. In primavera si costruiva un carro (come quelli del carnevale) tutto addobbato e si facevano stampare i manifesti con scritto “W il 19..”. Tutti con la maglietta bianca e il foulard tricolore al collo si andava per le case, si fermavano le macchine al semaforo e si raccoglievano i soldi che sarebbero serviti per andare tutti a cena fuori e poi a ballare insieme.
Nonostante la parola “coscritti” significhi “uomo iscritto tra i nuovi soldati e chiamato a ciò” la tradizione ha voluto che lo stesso termine venisse utilizzato per tutti, maschi e femmine, e che la leva diventasse sinonimo di festa e allegria.
Di seguito una raccolta di immagini delle leve negli anni. Per ora le foto non sono molte ma chiunque volesse partecipare inviandoci quella della propria leva ci aiuterebbe a renderlo un album completo. L’indirizzo a cui potete spedirle è info@meserodaricordare.it
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