Lì dove c’è l’asilo nido un tempo c’era… un boschetto.
Ho abitato per molti anni in una traversa di via Monte Rosa. In un “villaggio” di villette a schiera costruite sopra i resti dell’Esab che, un tempo, si trovava in centro al paese. Le vie pur essendo aperte al traffico erano utilizzate più dai bambini per i loro giochi, che dalle auto.
Le famiglie che avevano acquistato lì, come spesso accade, erano nuclei familiari giovani con figli piccoli che nel corso degli anni sono cresciuti insieme in quelle vie. I giochi erano tantissimi: ci si nascondeva, si cantava, si andava con lo skate…
Ce n’era uno però che era preferito su tutti: addentrarsi nel boschetto.
Il boschetto sorgeva in un’area rettangolare lasciata “alle erbacce”, adiacente alle vie e confinante con via Monte Rosa. Qui crescevano piante di media altezza e si trovavano tantissimi “tesori”.
Noi che eravamo piccoli (frequentavamo le elementari e le medie) ci addentravamo tra le piante cercando degli spazi vuoti che potessero diventare la nostra casetta. Cercavamo legni, pezzi di piastrelle rotte, foglie e qualsiasi cosa potesse aiutarci a rendere il nostro nascondiglio più bello.
Di casette così, nascoste tra i rami, ce ne erano diverse e spesso partiva la competizione su chi ce l’avesse più bella.
Mi ricordo ancora le esplorazioni e le risate, in quei giorni spensierati dove giocare per strada non faceva paura.
Dopo qualche anno il boschetto fu trasformato in un parchetto con giochini per bambini e panchine. Ormai io ero diventata troppo grande per giocare e troppo piccola per avere figli da portare lì e quindi mi dimenticai di quel luogo in cui avevo passato così tanti momenti felici della mia infanzia.
Ora nello stesso luogo sorge un asilo nido. Ancora bambini che giocano e si divertano….
di Elisabetta Croce
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