Mesero negli anni
Il parco
Il parco di Mesero non è molto grande ma è sufficientemente spazioso per passare qualche ora di relax soprattutto d’estate. E’ nato come giardino della adiacente villa Borsani (che ora è la casa albergo) ed è diventato successivamente il parco comunale dove giovani e bambini possono ritrovarsi, ancora oggi (quando è aperto), a passare ore tranquille.
Un tempo la struttura era completamente diversa, solo la fontana è rimasta lì inalterata.
Vent’anni fa dove ora ci sono le giostrine c’era un campo da tennis. Era di terra rossa “come quelli veri” (dicevo io).
Il color mattone attirava subito l’attenzione, anche da lontano, e appena iniziava la bella stagione non mancava giorno in cui non ci fosse qualcuno a giocare. Venivano anche da fuori perchè era una rarità avere un campo così, ma la manutenzione non era affatto semplice!
Le giostrine erano nel quadrilatero principale. C’era uno scivolo di ferro altissimo (io ero piccolina e mi sembrava di 15 metri) in cui si poteva salire utilizzando la scala oppure un palo di acciaio lucido. Solo i più in gamba ce la facevano…
C’erano le altalene, sempre piene per cui bisognava fare la fila e la giostrina che girava, che dopo un po’ ti veniva da vomitare. Al di là dei giochi c’era il famosissimo labirinto… un luogo magico per i bambini.
Mi ricordo che quando ero piccola piccola (elementari) ero incuriosita ma anche spaventata. Sapevo che lì andavano a sedersi i ragazzi grandi e poi … mi immaginavo un labirinto come quello dei film, in cui mi sarei potuta perdere…lo vedevo come un luogo pieno di mistero e mi sembrava enorme.
Crescendo ho iniziato ad esplorarlo e mi sono resa conto che non era poi così spaventoso, anche se rimaneva un luogo misterioso perchè non sapevi mai chi ci potevi incontrare.
di Elisabetta Croce
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